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Due giovani reggiani, poverissimi, si rifugiano in Francia per sfuggire alla giustizia italiana. Siamo nella seconda metà dell’Ottocento, in piena Belle Epoque. Spinti da ideali rivoluzionari e dal desiderio d’accelerare la realizzazione della rivoluzione sociale, si danno all’esproprio proletario. Dichiarano d’essere anarchici individualisti e predicano la liceità del furto a favore del popolo. Si chiamano Achille Vittorio Pini e Luigi Parmeggiani e avranno destini molto diversi. Mentre Pini, il più convinto seguace delle idee teorizzate e praticate da Stirner e Duval, è rimasto sconosciuto ai più, finendo i suoi giorni nella lontana Cayenna, Parmeggiani ha fatto ritorno nella sua città, donandole un’importante galleria d’arte. Questa è la storia complicata, avventurosa, coraggiosa e disperata di Pini, maturata tra furti, spionaggi e tentati omicidi politici contro Camillo Prampolini e Celso Ceretti.
Noi, anarchici, con la piena consapevolezza di compiere un dovere, stiamo attaccando la proprietà, da un doppio punto di vista: uno per affermare a noi stessi il diritto naturale all’esistenza, che voi, borghesi, concedete agli animali e negate all’uomo; il secondo per fornirci l’attrezzatura adeguata per distruggere la vostra casa e, se necessario, con essa la vostra società…
Fabrizio Montanari, giornalista pubblicista, collabora a diverse riviste storiche tra le quali «L’Almanacco», «Reggio Storia» e «Ricerche Storiche», oltre al giornale online «24 Emilia». Ha pubblicato i libri: L’Utopia in cammino (1993), Voci dal Plata (1997), Giuditta, la donna di Mazzini (2000), Le donne di casa Berneri (2006), Libertarie (2007), Inseguendo il vento della libertà (2008), Il giaguaro di Muggia (2014), Reggio repubblicana (2017).
anno: 2021
pagine: 168
formato: 14×22 cm
ISBN: 978-88-32116-94-6