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In questo suo primo, notevole libro Vega Tescari convoca in una zona comune di silenzio e di ombra una scrittrice prestata alla regia, un artista-poeta, un fotografo estatico. Marguerite Duras, Claudio Parmiggiani e Luigi Ghirri si trovano a dialogare a distanza in spazi che sembrano immobili ma non lo sono e respirano nel loro slittamento, in quel minimo sisma che unisce le loro poetiche. Tutti e tre nella loro diversità appartengono alla sospensione, ma anche all’alterazione. Sono, come indica il titolo, en suspens, e in ognuno, sotto-pelle, si muovono le domande sul ritmo delle nostre attese, su quello delle nostre memorie. Scritto in modo impeccabile, attraversato da citazioni sempre coerenti, attento ad accogliere ogni sfumatura del dialogo tra immagini e parole, questo libro nasce da un’ossessione che chi legge può cogliere e seguire lungo le sue pagine. Ossessione per l’arte del levare e per una lentezza di apparente immobilità: questa è la condizione di India Song, il film realizzato da Marguerite Duras nel 1974. “È il nulla ad accadere” dice Tescari, a proposito del film, ma anche il vuoto è leggibile, e “la fotografia raggiunge la dimensione di rovina” […]. Di poco precedenti a India Song sono le Delocazioni di Claudio Parmiggiani, la cui paradossale fede in quello che Leopardi chiamava “solido nulla” permette alla sua opera di assorbire nella luce i dettagli, trattenendo le loro scie, quasi la loro bava. Quello che il libro riesce davvero a mostrare è il senso dell’arte di Parmiggiani, i segni che restano quando un oggetto (che può essere una parola, una frase) viene appunto dislocato, spostato, tradotto in un posto diverso da quello in cui era. […] Non a caso l’ultimo artista di cui il libro si occupa è un fotografo: Luigi Ghirri. Se contemplare è creare, l’occhio è lo spazio all’interno del quale comprendere il movimento. Fissare una mandria di nuvole, guardare il cielo lungo l’arco di un anno con la stessa dedizione di Cézanne con la Sainte Victoire, con la stessa “pazienza” di Morandi: è quello che fa Ghirri nelle fotografie di Infinito del 1974.
(Antonella Anedda)
È un tempo fuori dal tempo l’universo mentale e creativo che nutre il lavoro di Marguerite Duras, Claudio Parmiggiani e Luigi Ghirri. Una memoria atemporale, intima, che affiora lungo la via del silenzio, di quanto resta a margine del visibile ed esprimibile e in cui la visione si apre su orizzonti di senso che, sebbene partano dal dato reale, ne svelano anche il rovescio, l’ulteriorità, la parte in ombra.
Vega Tescari è ricercatrice e docente universitaria. I suoi studi si concentrano sulle relazioni tra arti visive, letteratura e filosofia, con una particolare attenzione agli orizzonti della spazialità e della temporalità. Si è inoltre occupata di traduzione poetica ed è autrice di testi letterari.
anno: 2018
pagine: 284
formato: 14×21 cm
ISBN: 978-88-98420-37-7