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La poesia di Eleonora Giusti, a dimostrazione che la scrittura lirica non è affatto di per sé astrattiva e meramente impressiva, si preannuncia del tutto estranea alla linea — oggi invero molto estesa — di un intimismo autobiografico, confessionale, sentimentale, a favore piuttosto di un quadro di rappresentazione profetico e figurale. A colpire, in primo luogo, sono la maturità e l’autocontrollo dei meccanismi prosodici, alle prese con un verso libero privo d’infingimenti e di falsi mimetismi dentro le pieghe della tradizione. […] Eleonora Chiara Giusti sa intrecciare molto bene grammatica e scarto, lineare assertività e improvvisa, straniante, non di rado esclamativa, apertura di campo immaginativo. A ciò si associa anche una capacità davvero inusitata di fusione (ma senza obbligo di choc, o meglio con effetto di choc a scoppio ritardato) tra oggettività del reale (e in particolare del mondo misterioso di Natura) e abissi dell’interiorità sensibile, fusione ottenuta spesso attraverso il ricorso a frasi nominali, prive di verbo e d’azione. Si pensi in questa chiave all’efficacissimo frammento di Sorriso: «Favilla!/ lavica/ sciamante gittata,/ la soleggiata latitudine benedetta/ del tuo respiro nel mio».
Eleonora Chiara Giusti (Modena, 1989), ha studiato filosofia, in particolare fenomenologia. Nel 2018 ha vinto il Premio Murazzi di Torino, sezione Poesia inedita e menzioni di merito da cui ottiene pubblicazioni sparse. Nel 2019 a Vicenza ha vinto un Poetry Slam. Nel 2020 ha collaborato alla mostra di Federica Dal Lago con una poesia composta su ispirazione dei suoi dipinti; ha partecipato al Premio Quasimodo da cui risulta poeta selezionato per l’Antologia di poeti 2020 e ha pubblicato una selezione di quattro poesie sulla rivista letteraria «ClanDestino».
anno: 2020
pagine: 64
formato: 12,5×16,5 cm
ISBN: 978-88-32116-57-1