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Nord dello Stato di New York, 1971. In un’epoca di cambiamenti tumultuosi e di rivoluzione culturale, due ragazze e un ragazzo, decidono di vivere insieme in una vecchia e grande casa bianca degli anni ’30 situata a Maple Dive. Hanno bisogno di allontanarsi dalle asfissianti regole della scuola, dalle famiglie di provenienza e dal perbenismo della società americana di quegli anni.
Ben presto, tra di loro, inizia a crearsi un legame speciale, rafforzato da un peloso amico dal naso gommoso e da una quotidianità fatta di lavoro, affitti da pagare, sogni da realizzare. Ma anche di personaggi loschi, innamoramenti appassionati e disillusioni crudeli.
In lontananza, la dolorosa e incomprensibile guerra del Vietnam: “La guerra in casa, come veniva chiamata in quegli anni, lei la seguiva tutte le sere in tv quando viveva con la sua famiglia: le immagini e gli orrori, i volti della popolazione civile e dei soldati, specchio di giovani anime solcate da ferite profonde, indelebili, incurabili, che avevano scosso la coscienza del Paese, almeno di una parte del nostro Paese”.
In sottofondo le note delle canzoni degli artisti iconici degli anni Sessanta e Settanta (The Beatles, Jefferson Airplane, Joni Mitchell, Crosby Stills Nash &Young, Bob Dylan, Carole King), colonna sonora naturale di questo romanzo di formazione in cui una generazione, in un’epoca di caos e incertezza, trova la forza di crescere, sfidando le convenzioni sociali, alla ricerca una realtà diversa e migliore.
Poi ci sono le mezze notti, come quelle che sembra che finiscano bene ma, una volta a casa, ripartono male e invece di buttarmi mezzo vestito a dormire devo prolungare il turno per qualche motivo imprevisto. È il caso di quel sabato mattina che sono tornato dopo un tutto liscio, nessun problema, bello cotto pronto per il letto, ma appena entrato in casa trovo le ragazze in cucina che mi aspettano. Tutte e due appoggiate alla credenza con le braccia conserte. Mi blocco e le guardo diritte per un paio di secondi, poi:
Cosa ho fatto?
Mi sale spontaneo.
Tu niente.
Allora?
Tieni, prendi un po’ di caffè…
No grazie, ora devo dormire, ne ho bevuto già troppo
stanotte.
Prendi, questo è migliore.
Mi fa la più giovane allungandomi la tazza sotto il naso.
Ed è la sua espressione che mi convince ad accettare.
Che succede?
Succede che il tipo che fa il venditore è stato qui…
Normale, interrompo la più grande io, ogni tanto ritorna, si ferma un po’ e…
No, no, aspetta, quello secondo noi se ne è già andato…
Be’, non…
Ah, ma allora ce l’hai per vizio di non far finire una persona di parlare! Aspetta e stai un po’ zitto.
Io le guardo disarmato e faccio segno di versarmi ancora caffè, perché ho capito che il tutto liscio si stava trasformando in una mezza notte che non avrebbe visto il letto ancora per un po’.
Paolo Del Conte, nato a Milano, ha studiato all’Università Statale ed è stato insegnante di Lettere. Ha pubblicato i romanzi La professoressa Da Ros (Oltre Edizioni, 2019) e La bella signora dal soprabito rosso (Oltre Edizioni, 2021). Come musicista Del Conte ha cantato con varie formazioni e collaborato suonando la chitarra acustica in alcuni album di Lucio Dalla , Bruno Lauzi, Ron, Marco Ferradini ed altri artisti.
anno: 2024
pagine: 332
formato: 14x21cm
ISBN: 979-12-80824-48-6