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In cerca delle ragioni profonde dei moti, Romito ha indagato la natura, la specificità storica e la dimensione tecnica dell’imposta sul macinato, spostando poi la lente sul contesto locale, le sue tensioni politiche, le forze antisistema. Raccogliendo e confrontando carte prefettizie, di polizia, pubblicistica coeva, atti parlamentari, stampa quotidiana e periodica, l’autore ci restituisce l’affresco di una città e di un territorio dove il provvedimento che entrò in vigore il fatidico 1° gennaio 1869 agì da detonatore, previsto come tale dagli osservatori locali più lungimiranti e avvertiti, e probabilmente sottovalutato dai centri del potere.
La ricerca oggetto di questo volume ha sfidato tempi difficili. Costantemente alimentata dalla tenacia e dalla curiosità del suo autore per un oggetto storiografico meno scandagliato di quanto meriterebbe, essa confluisce ora dalla tesi di laurea in una monografia densa e snella, di grande cura documentaria e iconografica. Nato all’interno del corso dedicato alla storia italiana dell’Ottocento nella laurea magistrale in Storia d’Europa dell’Università di Pavia, l’interesse di Fabio Romito per la crisi che esplose all’inizio dell’anno 1869 si è sviluppato nel lavoro di tesi a contatto con fonti inedite ed edite sul contesto di Parma e del suo territorio, protagonista nella geografia dei moti del macinato, consentendogli così di ricostruire con pazienza e con metodo un quadro di disagio sociale e la risposta governativa in mesi di febbricitante sbandamento di un’ancor giovane Italia. Calando la sonda nel tessuto sociale della campagna, della montagna e della città nella transizione postunitaria, l’autore ha ricostruito su più livelli l’onda lunga dei contraccolpi derivati dal nuovo assetto territoriale e amministrativo — con la contrazione demografica del capoluogo, non più capitale — e delle difficili scelte a livello nazionale per fronteggiare la crisi finanziaria. Con uno sguardo sempre attento alle condizioni materiali di vita del mondo contadino, vero attore della protesta che andò in scena all’inizio di un anno per certi versi eccezionale nella prima fase della storia unitaria.
(Dalla prefazione di Arianna Arisi Rota)
Fabio Romito è nato a Reggio Calabria il 18 agosto 1971 e dal 2000 vive a Parma, dove lavora presso la Ragioneria Territoriale dello Stato. Ha conseguito la laurea triennale in “Civiltà Letterarie e Storia delle Civiltà” (Storia contemporanea) con il massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Parma; e la laurea magistrale in “Storia d’Europa” con il massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Pavia.
anno: 2021
pagine: 252
formato: 14×21 cm
ISBN: 978-88-32116-93-9