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Antonio Galloni, primo medico direttore dell’ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, è autore di un testo in cui si sofferma sulla produzione di vino dell’epoca e l’incidenza della malattia mentale nella provincia di Reggio Emilia. Galloni rileva come nella provincia di Reggio è molto alta l’incidenza della malattia mentale; una delle cause principali è da ricercare nell’eccesso di consumo di vino specie nella popolazione adulta contadina. Il vino era consumato direttamente dai contadini e non venduto a causa della imprevedibilità della produzione nel corso degli anni. I vitigni erano numerosi e misti, il vino era dunque il prodotto di uve molto diverse sia fra un podere e l’altro, sia nelle diverse annate. Per ovviare a questo eccesso di consumo e scarsità di vendite, Galloni suggerisce di passare a una produzione di monovitigno su tutta la provincia. Questo perché il vino, per poter essere venduto con successo, deve essere riconoscibile un anno dopo l’altro, come il vino di Champagne in Francia. Quale vitigno scegliere dunque? Nelle visite che i medici francesi rendono a Galloni, assaggiano i vini della zona e il vino che maggiormente riscuote l’interesse dei celebri colleghi è senz’altro il “vino di uva lambrusca” come lo chiama il Direttore del San Lazzaro. Dunque, è il lambrusco il vitigno che deve sostituire il coacervo di uve prodotte nella provincia. Il risultato sarà un vino riconoscibile di anno in anno e quindi più facilmente commerciabile. I risultati saranno importanti e duraturi: maggiore ricchezza dovuta all’incremento delle vendite, una conseguente migliore alimentazione e diminuzione delle malattie, diminuzione del consumo incontrollato di vino presso le popolazioni contadine e, dulcis in fundo, diminuzione dell’incidenza della malattia mentale. Il saggetto di Galloni è accompagnato da un testo di Fabio Bonvicini che lo contestualizza nell’ambito della psichiatria ottocentesca; da un approfondimento di stampo antropologico di Francesco Benozzo, professore dell’Università di Bologna; e da un’appendice di schede dei vitigni antichi prodotte dagli studenti dell’Istituto “Zanelli” di Reggio Emilia, che ricostruiscono le origini del vino lambrusco.
anno: 2019
pagine: 120 con illustrazioni a colori
formato: 17x21cm
ISBN: 978-88-32116-24-3