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Nanessere significa avere un’altra prospettiva, guardare il mondo e la vita dal basso verso l’alto. Attraverso vicende autobiografiche e riflessioni sulla visione e sul rapporto con l’altro, l’autore conduce i lettori in un viaggio che parte dalla Milano degli anni Settanta (dove famiglia e scuola rendono normale la condizione di acondroplasia grazie a ingegnosi espedienti di tipo pratico), passa per un avventuroso viaggio di cura nell’Unione Sovietica degli anni Ottanta e tocca sperduti paesini dell’Appenino Tosco-Emiliano, dove è possibile sperimentare differenti stili di vita. Tra sfide ai propri limiti attraverso il Taekwondo, storie di amicizie decennali e riflessioni sul volontariato, al lettore è offerto non solo uno sguardo dall’interno sull’acondroplasia e la percezione della disabilità e della malattia, ma anche una intelligente riflessione sulla formazione dell’identità personale e il rapporto con la società da cui tutti — e i più giovani soprattutto — possono trarre ispirazione.
Grazie allo sguardo impariamo a leggere anche la “minoranza”, il “diverso” come un elemento positivo per l’esistenza dell’intera comunità. Quello che oggi ci fa paura, visto da un’altra prospettiva, diventa una risorsa per il domani.
Marco Sessa (Milano, 1967) dal 1987 si occupa dei diritti delle persone con disabilità, attività che ha affiancato prima al suo lavoro di project manager e, dal 2010, a quello di funzionario pubblico. Dal 2009 è presidente di AISAC, Associazione per l’Informazione e lo Studio dell’Acondroplasia, attraverso la quale porta avanti iniziative e progetti sulla fragilità e sul valore delle singole identità. Scrive su blog, riviste e giornali.
anno: 2022
pagine: 184
formato: 12,5×16,5cm
ISBN: 978-88-32116-98-4